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Lo sformato di cavolfiore

"El sfurmàat de bròcol"

Ingredienti per 4 persone:

1 cavolfiore di media grossezza
50 gr. di burro
1/2 l. di latte
50 gr. di farina bianca 00
2 uova
50 gr. di formaggio grana padano grattugiato
1 presa di sale
1 spolverata di pepe

Preparazione

Lessare il cavolo in poca acqua leggermente salata, scolarlo quando è ancora sodo, tagliarlo a pezzi e imbiondirlo ponendolo in un tegame in cui sarà stata fatto sciogliere il burro. Preparare a parte una besciamella con il latte e la farina, indi aggiungere il cavolo passato al frullatore, il formaggio e le uova. Mescolare bene il tutto aggiustando di sale ed aggiungendo il pepe; versare il composto in uno stampo piuttosto basso e largo, meglio se con il foro centrale, imburrato leggermente e cosparso di pane grattugiato; passare in forno a 180° per un’oretta circa, indi togliere dal forno, lasciare intiepidire e sformare sul piatto di portata.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

media

45 minuti

1 ora

modesto

caldo

Abbinamenti

Lo sformato si accoppia bene con una minuta di pollo o con fegatini, o con prosciutto cotto a dadini e piselli (fatti saltare con poco burro) e posti nel foro centrale.

Abbinamento vino

Secondo il suo accoppiamento alla pietanza si può modificare l’abbinamento: in ogni caso è importante che si tratti di un buon vino quale il Valpolicella Superiore 96 dell’Az. Corte Sant’Alda di Negrar. Straordinario servito a circa 14 gradi.

Varianti

Con procedure analoghe si possono ottenere sformati utilizzando le verdure che si preferiscono: ottimamente riescono gli sformati di piselli o carote o patate o zucchini, ecc.

Scheda dietologica

Piatto ricco di fibre, ma anche di proteine del latte e delle uova per un apporto di 290 calorie a porzione. Le fibre del cavolfiore sono prevalentemente solubili, questa caratteristica insieme ad altre due: ricchezza di vitamina C e fenoli, fanno del cavolo un ottimo fattore di protezione nei confronti del cancro (i fenoli stimolano la produzione delle idrossilasi, enzimi che degradano e neutralizzano i principali cancerogeni alimentari; la vitamina C agisce come antiossidante ed è l’antidoto chimico dei cancerogeni azotatinitrosammine; le fibre diluiscono la concentrazione di qualsiasi tossico introdotto con gli alimenti e ne riducono la permanenza nell’intestino).

Visti tutti questi effetti benefici, dobbiamo allora nutrirci prevalentemente di cavoli, ortaggi e frutta, riducendo od abbandonando il resto? Un momento! Riguardiamo un attimo la piramide alimentare e poniamoci qualche domanda: come mai alla base della piramide ci sono i cereali e non gli ortaggi e la frutta? Perché i legumi sono stati spostati al centro, insieme a carne, pesce uova e latticini? La risposta nelle prossime schede.