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Le polpettine di ricotta e formaggio

"Le pulpetine de maschèerpa e furmàc"

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di ricotta
2+1 uova
4 cucchiai di formaggio grana grattugiato
3+2 cucchiai di pane biscotto grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo
1 spolverata di noce moscata

Preparazione

Tritare il prezzemolo ed amalgamare tutti gli ingredienti, tenendo da parte un uovo e 2 cucchiai di pane biscotto grattugiato ed aggiungendo un poco di farina bianca se l’impasto dovesse risultare troppo molle. Formare delle palline grosse come una noce e farle passare nell’uovo sbattuto e nel pan grattato alternativamente per un paio di volte e friggerle nello strutto.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

15 minuti

15 minuti

modesto

calde

Abbinamenti

Queste frittelle possono essere abbinate a lattuga fresca, costituendo così un secondo un po’ insolito; possono servire anche come stuzzichini con l’aperitivo o essere accompagnate ad altri antipasti caldi (pesciolino fritto, frittatine ecc.)

Abbinamento vino

Piccola grande ricetta! Se servita come aperitivo per la sua bontà rischia di rovinare il pasto, perché troppo invitante. Si suggerisce di accompagnarla ad un Prosecco Spumante di Valdobbiadene di Serafini e Vidotto.

Varianti

Una variante povera non prevede l’utilizzo della ricotta: in tal caso si useranno 4 uova, 3 cucchiai di formaggio grana, 8 cucchiai di pan grattato, 1 cucchiaio di farina bianca 00, 10 gr. di lievito in polvere, una grattatina di noce moscata. Rammollito un poco il pane grattugiato con qualche cucchiaio di brodo di carne, si procede, per il resto, come per la ricetta principale.

Scheda dietologica

Le "pulpetine de maschèerpa e furmàc" forniscono 340 calorie a porzione. L’abbinamento consigliato è con foglie fresche e fragranti di lattuga, insalata che contiene fibre solubili (pectine) ed insolubili (cellulosa).

Proseguiamo il discorso sulle fibre. Gli ortaggi e la frutta sono indispensabili: è bene consumarli in abbondanza, ma non possono essere alla base della nostra alimentazione perché sono una fonte energetica inadatta. Gli ortaggi infatti forniscono poche calorie, mentre la frutta fornisce energia derivante esclusivamente da zuccheri semplici, zuccheri cioè che innescano nel nostro organismo risposte violente di regolazione della glicemia. La fonte migliore di energia sono gli amidi della pasta e del pane, zuccheri composti che vengono assimilati lentamente e non provocano sconquassi metabolici.

A parte questo ci sono altri motivi per non fare di frutta e verdura la base della nostra alimentazione: la carenza di proteine e l’eccesso di fibre ed acido fitico. L’eccesso di fibre fa da barriera all’assorbimento dei minerali e provoca danni irritativi sulle mucose digestive (gastrite, colite, coliche, fermentazioni); l’acido fitico di cui sono ricchi i vegetali è una sostanza che si lega ai minerali (in particolare ferro e calcio) rendendoli inutilizzabili; le proteine di frutta ed ortaggi sono insufficienti. Solo l’associazione di legumi e cereali (pasta e fagioli) fornisce una miscela proteica adeguata, ma non è possibile mangiar pasta e fagioli tutti i giorni ed in ogni caso se lo si facesse qualche problema con l’assorbimento del ferro e del calcio prima o poi nascerebbe.

In conclusione. No, alle diete vegetariane strette che escludono tutti gli alimenti di origine animale (latte ed uova compresi). Sì, alle diete vegetariane equilibrate che escludono la carne, ma non il resto.