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La "Bertulina"

"La bertulina"

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di farina bianca
200 gr. di farina gialla
150 gr. di zucchero
1 cucchiaio di strutto
1 bicchiere di latte
1 cipolla bianca
1 grattatina di scorza di limone
(zucchero a velo)

Preparazione

Far soffriggere nello strutto la cipolla tagliata fine. Con tutti gli ingredienti, cipolla compresa che si sarà tolta dallo strutto e fatta scolare per bene, fare un impasto aggiungendo un poco di latte per renderlo non troppo sodo. Stendere l’impasto, dell’altezza di non più di due centimetri, nella padella, praticandovi dei buchi con un dito e rimettere al fuoco, coperto, facendo cuocere lentamente. Rivoltare come si fa con le frittate ed al termine della cottura togliere, porre su un piatto e cospargere, se si vuole, di zucchero a velo.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

15 minuti

30 minuti

basso

preferibilmente calda

Abbinamenti

Può essere trattata come una sorta di dolce "omelette’’ nostrana ed essere farcita in analogia con essa, con marmellate di vario genere, a piacere.

Abbinamento vino

Nella preparazione questo dolce può apparire particolare per la presenza di cipolle: consigliamo quindi un vino altrettanto speciale come Le Pergole al sole dell’az. Cavalchina.

Varianti

Una variante di tutto rispetto è quella tipica del cremasco: la riportiamo così come gentilmente fornita dall’Arch. Angelo Napo Arrigoni che dà le dosi in cucchiai: 14 cucchiai di farina bianca, 5 cucchiai di farina gialla, 4 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di olio di semi, 2 uova, 1 buccia di limone, 1 bustina di lievito da sciogliere in latte tiepido. Mescolare quanto sopra con l’aggiunta di poco latte. Ungere la teglia e cospargerla di pan grattato. Fare uno strato di pasta rialzato attorno, indi fare uno strato di uva abbondante e ricoprire parzialmente (come si fa con le crostate) con il resto della pasta. Versare abbondante olio d’oliva e spargere zucchero. Mettere in forno e cuocere a fuoco medio. N.B. L’uso dell’uva, meglio se si può utilizzare la cosiddetta uva americana (clinto) sposterebbe ad altra stagione (autunno) l’epoca giusta in cui inserire questa ricetta: la si mette qui per non separarla dall’altra anche perché ormai l’uva è reperibile in qualsiasi stagione con facilità nei negozi di frutta e verdura.

Curiosità e notizie

Curiosità interessante: la poesia di Lonati "La Ciadiin a teatèr" che invitiamo caldamente a rileggere.

Scheda dietologica

Quando si tratta di cucina l’allusione all’eros non è quasi mai pesante e volgare, ma spesso allegra e vitale. A conferma si possono prendere i due significati di "bertulina", casalingo il primo ed affettuoso il secondo: focaccina a base di farina gialla quello casalingo e... passerina quello affettuoso. Dato che si tratta di un dolce semplice, il nome "bertulina" potrebbe derivare da Berta, nome tedesco d’origine medievale che sta ad indicare una donna semplice e in senso traslato una cosa di poco conto e grossolana. È un buon dessert con pochi grassi. Molto meglio la "bertulina" che le torte impregnate di panna, creme e liquori, che fanno scenografia, ma stendono il fegato e le arterie! Se si prendono le porzioni abbondanti proposte in questa ricetta, la "bertulina" fornisce 600 calorie a persona. La si può inserire tranquillamente nel proprio pasto; è sufficiente non consumare il primo piatto.