headerphoto

Le prugne alla "Mirka"

"Le brögne a la Mirca"

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di prugne secche
80 gr. di zucchero
1 bicchiere di vino generoso, tipo barbera
1/2 limone (sugo)
1/4 di panna montata

Preparazione

Mettere a bagno le prugne il giorno precedente, togliere i noccioli, scolarle e porle in una casseruola a bordi alti e piuttosto grande. Le prugne non devono essere sovrapposte, ma una a fianco all’altra, ben vicine e senza spazi vuoti. Cospargerle di zucchero, versare il succo del limone e porre la casseruola sul fuoco. Quando cominciano a bollire dare una spruzzatina con il vino, coprire bene e far bollire per una decina di minuti. Togliere a questo punto le prugne, metterle su di un piatto di portata ben allineate e versarvi sopra il sugo rimasto, che dovrà risultare denso e scuro. Una volta raffreddate, coprire con la panna montata.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

media

15 minuti
+ 24 ore

20 minuti

medio

freddo

Abbinamenti

Nessuno.

Abbinamento vino

Abbinato a questo dessert un Recioto di Valpolicella 95 di Montresor potrà regalarci una sensazione piacevole.

Varianti

Data la particolarità della ricetta, non si suggeriscono varianti.

Curiosità e notizie

La ricetta è stata fornita dalla Signora Mirka Lazzarini, cuoca del circolo Giardino prima e del circolo Fodri poi.

Scheda dietologica

Seicento calorie circa a porzione per questo dolce ricco di zucchero.

Zucchero. C’è una guerra sotterranea tra i produttori di zucchero e quelli di dolcificanti. I primi accusano i dolcificanti di essere cancerogeni, i secondi accusano lo zucchero di provocare il diabete. In mezzo c’è un mercato da conquistare ed il consumatore che rimane frastornato. Che cosa può dire il dietologo? Non è lo zucchero a provocare il diabete. Al diabete di tipo II (quello che non ha bisogno dell’insulina per essere curato) ci si arriva dopo decenni di abusi alimentari e di sovrappeso. È la vita sregolata a provocare il diabete, non lo zucchero da solo. Il diabete insulino-dipendente invece (tipo I) è in genere una conseguenza di processi autoimmunitari scatenati da virus. Lo zucchero non c’entra proprio. I dolcificanti più usati sono la saccarina, l’aspartame e il fruttosio. La saccarina è stata scoperta nel 1885 e viene utilizzata fin da allora in tutto il mondo. Potrebbe essere potenzialmente dannosa, solo se si consumassero giornalmente quantità simili ad una confezione intera. L’OMS in ogni caso consiglia di evitarla in gravidanza e nell’infanzia e di non superare (dato che ci possono essere altre fonti sotto forma di additivi) le 5 compresse al giorno. L’aspartame è controindicato solo in una rara malattia (fenilchetonuria). Il fruttosio ha il difetto di essere troppo simile allo zucchero: si finisce col consumarne le stesse quantità. Ha però il pregio di poter essere usato nei prodotti da forno, cosa impossibile con gli altri dolcificanti.

In conclusione, possiamo concederci lo zucchero ed i dolci, come queste "brögne a la Mirka" comprese, basta tenere controllato il peso ed adottare piccoli sacrifici compensatori come, per esempio, rinunciare al primo piatto se si sa che poi si vuol consumare un buon dessert ricco come questo.