Le castagne secche in brodo di miele
"I beligòt" |
Ingredienti per 4 persone: 1 litro d’acqua | ||||
Preparazione Si mettono le castagne in ammollo per un paio d’ore, poi si toglie il residuo di pellicina che può essere rimasto. Si pongono indi al fuoco unitamente all’acqua e si fanno bollire finché siano diventate belle tenere. Si aggiunge allora il miele e lo zucchero e si cuociono ancora per un quarto d’ora. |
Difficoltà | Preparazione | Cottura | Costo | Servire |
nessuna | 10 minuti | 45 minuti | basso | caldo |
Abbinamenti Nessuno. Abbinamento vino Per questa versione di piatto con castagne, si propone un classico: la Cagnina, versione di uve Sangiovese vinificato dolce e consumato giovane: sarà una piacevole sorpresa. Varianti Si possono cuocere anche nel latte: risulteranno ovviamente più dolci e più morbide. Curiosità e notizie Il venditore passava di stalla in stalla e di osteria in osteria, facendosi riconoscere con il grido: "beligòt, càalt, càalt e buièent, el bròt per nièent". | ||||
Scheda dietologica Il castagno è un albero secolare (può vivere più di mille anni), maestoso (raggiunge i 30 metri), generoso (fornisce castagne e legno). Ma è lento. Ci vogliono 15 anni prima che incominci a dare i suoi frutti e 100 prima che raggiunga il massimo della produzione. forse per questo, coi ritmi rapidi dei nostri giorni, non è più considerato l’albero sacro e terapeutico come nei tempi antichi. Nel cinquecento, per esempio, le castagne venivano usate per regolarizzare il flusso mestruale, curare l’impotenza maschile e combattere la rabbia. Attualmente in fitoterapia ci si limita ad usare il castagno come coadiuvante nella cura dell’acne e per facilitare il drenaggio linfatico. Questo dolce ha il pregio di contenere molti amidi (castagne secche), pochi zuccheri (zucchero comune e miele) e niente grassi. Un dolce quindi che può essere preso in considerazione da chi ha problemi di peso. Somma inoltre le qualità nutrizionali delle castagne (ricchezza di vitamine del gruppo B) con quelli del miele (alimento costituito da una miscela di zuccheri il cui assorbimento è più modulato rispetto allo zucchero comune, arricchito inoltre dal contenuto di piccole quantità di flavonoidi, carotenoidi e vitamina C). A seconda della flora da cui deriva inoltre, il miele trasmette le virtù terapeutiche d’origine: acacia (tonificante), arancio (ansiolitico), erica (flebotonico), eucalipto (balsamico), tarassaco (epatoprotettore), tiglio (tranquillante). | ||||