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4.1. La digestione dei carboidrati

La digestione dei carboidrati avviene tramite processi litici che avvengono nel primo tratto dell’intestino (cavo orale, stomaco, primo tratto del digiuno) e per assorbimento che avviene nel secondo tratto del digiuno e nel primo tratto del tenue.

Tratto Digerente

Enzimi

Effetti

Cavo orale, saliva

Ptialina, amilasi

Scissione polisaccaridi

Stomaco

Idrolisi acida

Monosaccaridi

Pancreas

Amilasi pancreatica

Monosaccaridi

Intestino tenue, cellule a spazzola

Amilasi, invertasi, lattasi, maltasi,

Monosaccaridi

Digiuno e tenue

Succhi digestivi dei primi 2 metri d’intestino

Assorbimento glucidico

Chetogenesi e neoglucogenesi. La carenza di carboidrati nella dieta comporta due risposte: la chetogenesi e la neoglucogenesi. Quando viene, infatti, a mancare la fonte energetica principale (carboidrati) l’organismo è obbligato a ricavare l’energia da altre vie: i grassi (chetogenesi) e le proteine (neoglucogenesi).

L’utilizzo dei grassi come fonte energetica in assenza di carboidrati, porta alla formazione di sostanze tossiche, i chetoni il più noto dei quali è l’acetone. I chetoni in circolo possono raggiungere livelli patologici, creando una condizione chiamata chetoacidosi che si accompagna a manifestazioni gravi a cui sono suscettibili soprattutto i bambini: convulsioni, coma chetoacidosico.

Le convulsioni del bambino in genere sono conseguenza della somma di più situazioni sfavorevoli:

  • febbre con aumento del dispendio energetico,
  • nausea con assenza di apporti nutritivi,
  • disidratazione per febbre e vomito con concentrazione dei corpi chetonici.

La misura preventiva più efficace nei confronti delle convulsioni del bambino, è la somministrazione di liquidi, di zuccheri semplici e di una vitamina, la vitamina B6, che facilita il metabolismo dei glucidi.

La neoglucogenesi consiste nella trasformazione delle proteine in glucosio. Anch’essa porta alla formazione di sostanze tossiche: urea, acido fosforico, acido solforico. La neoglucogenesi consuma la matrice proteica degli organi, utilizza, cioè, sostanze di funzione, a cui sono affidati ruoli vitali per la sopravvivenza (funzione plastica), a semplice scopo energetico. Questo fenomeno comporta scarsa efficienza (a parità di calorie ottenute vi è un consumo metabolico molto più elevato rispetto ai carboidrati ed ai lipidi) e danno tessutale. L’insieme di questi processi viene anche definito "consumo di lusso".

La chetogenesi e la neoglucogenesi comportano un sovraccarico sia renale che epatico. Dei due organi il più precocemente suscettibile a danni è il rene.

Per non incorrere in chetogenesi e neoglucogenesi è necessario garantire la quota glucidica corretta richiesta dalla dieta ideale: 58-60 % delle calorie totali.

Dieta ideale

apporto calorico

Glucidi

58-60 %

Polisaccaridi

45 %

Oligosaccaridi

12-15 %

Lipidi

30 %

Saturi

10 %

Monoinsaturi

10 %

Polinsaturi

10 %

Proteine

12%

Animali

6 %

Vegetali

6 %