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5.6. Lipidi e aggregazione piastrinica

I lipidi influenzano anche un altro fattore di rilevante importanza sulla arteriosclerosi: l’aggregazione piastrinica.

Le due sostanze derivate dai lipidi coinvolte sono: la prostaglandina PGI2 (antiaggregante) ed il Trombossano TXA2 (aggregante). Si tratta di due prostaglandine. Appartengono quindi al complesso sistema di modulazione del nostro organismo derivato dai lipidi detto degli autacoidi, ma più comunemente denominato risposta prostaglandinica o sistema prostaglandinico.

Le prostaglandine si formano in risposta a diversi stimoli, producono un largo spettro di effetti e coprono diverse funzioni. Contribuiscono a numerosi processi fisiologici e patologici : risposta infiammatoria, contrattilità della muscolatura liscia, emostasi, trombosi, contrattilità uterina, parto, secrezione gastrica ed intestinale.

Per quanto riguarda l’aggregazione piastrinica, la prostaglandina PGI2 deriva dall’acido linoleico, dall’acido eicosapentaenoico (EPA) e dall’acido docosaesaenoico (DHA) che quindi esercitano un’azione modulante sull’aggregazione. Gli alimenti che li contengono sono l’olio di mais, di vinacciolo, di soia, d’oliva (linoleico) ed il pesce azzurro (EPA, DHA).

Il trombossano TXA2 deriva dall’acido arachidonico. È un potente induttore dell’aggregazione piastrinica. L’acido arachidonico è un acido grasso essenziale presente prevalentemente negli alimenti d’origine animale (carni, frattaglie, fegato, strutto). Viene sintetizzato dall’organismo a partire da un altro acido grasso essenziale: l’acido linoleico.

Un’alimentazione che garantisce l’apporto di acido linoleico, EPA e DHA (olio d’oliva o di mais, pesce azzurro), modula l’aggregazione piastrinica e, per questo motivo, esercita effetti di protezione nei confronti dell’arteriosclerosi.

Un altro derivato dei lipidi esercita un’azione importante sull’aggregazione piastrinica. Si tratta del PAF (fattore di Attivazione Piastrinica), esso viene prodotto dalle cellule sanguigne (leucociti, piastrine, cellule endoteliali) in risposta agli stimoli fisiologici o patologici (infiammazione, trauma). Deriva da un fosfolipide costituito da colina, glicerolo ed acidi grassi saturi, la glicerofosforilcolina.