headerphoto

14.2.3. Diete assiomatiche

Si basano su teorie o postulati: principi scientifici portati alle estreme conseguenze; credi etico-filosofici; realtà professionali efficaci nel contesto degli ideatori; fenomeni editoriali.

Dieta dissociata. La teoria alla base di questa dieta è che evitando l’associazione di cibi incompatibili si combatte l’acidosi fonte di danni metabolici. La dieta dissociata non esclude alimenti, ma suggerisce abbinamenti tra gruppi alimentari. I cibi vengono classificati in categorie compatibili ed incompatibili. Non viene consigliata solo come dieta dimagrante, ma anche come regime dietetico di mantenimento.

GRUPPO A

GRUPPO B

GRUPPO C

Carne, pesce, uova, latticini, frutta

Verdura, olio, grassi, frutta secca

Cereali e derivati, patate, legumi, dolci

I gruppi A e C sono incompatibili tra loro, il gruppo B può essere associato a rotazione ad uno degli altri due.

Nella pratica si traduce in un pasto con prevalenza di proteine ed un pasto con prevalenza di carboidrati. I carboidrati non devono essere assunti con carni e con frutta acida. Può essere causa di scompenso nei diabetici e nei gottosi.

Dieta acido-base. Dieta Kousmine. Classifica gli alimenti e le abitudini vitali in acidificanti e no. Tutto quanto è acidificante viene considerato dannoso e da evitare: eccesso di caffè, alcol, zuccheri semplici, cereali raffinati, proteine animali, vita stressante. Dal punto di vista concreto è una dieta vegetariana/macrobiotica con grandi quantità di fibre e povera di grassi. Variante della dieta Kousmine.

Dieta crudista. Si basa sulla teoria che l’energia incamerata dal cibo viene restituita solo se esso viene consumato crudo come ai primordi della civiltà. Lo scopo è di ritrovare il connubio con la natura e con le proprie origini. Favorire la meditazione. Alimenti consentiti: frutta, verdura, legumi, semi, bacche, noci, funghi, formaggi. I cereali devono essere macinati e cotti per essere assimilati: la dieta espone a carenze ed irritazioni intestinali per eccesso di fibre indigerite.

Dieta macrobiotica. Si basa sulla filosofia zen. I due principi dell’energia: Yin (modulazione) e Yang (carica vitale), vengono applicati ai cibi. Gli abbinamenti alimentari seguono percorsi connessi ai cicli vitali: flusso giorno-notte, stagioni, cinque elementi (acqua, fuoco, metallo, legno, terra). Il tipo di cottura riveste un ruolo molto importante, quella a vapore è la preferita.

Yin

Armonioso Equilibrio

Yang

Zucchero, Caffè, Tè, Alcol

Latte, Panna, Yogurt

Spezie, Vegetali

Cereali integrali

Frutta fresca

Frutta secca

Semi

Verdura a foglia

Legumi

Carne rossa, Pollame

Pesce, Frutti di mare

Uova

Formaggi duri

Sale

Richiede un percorso iniziatico, può esporre all’esclusione di alimenti di vitale importanza.

Cronodieta. Si basa sul principio che la capacità d’assimilare gli alimenti varia nell’arco della giornata. Gli zuccheri, compresi quelli della frutta, devono essere consumati entro le ore 18.00. I derivati dei cerali è meglio consumarli a pranzo e tenere le carni e le altre fonti proteiche a cena. Non fornisce indicazioni sulle quantità.

Dieta dei Guppi Sanguigni. Si basa su studi paleontologici relativi alla progressiva comparsa nelle ere preistoriche dei gruppi sanguigni umani ed alla parallela evoluzione dell’alimentazione nel tempo (crudo e cotto; raccolto e coltivato). Il gruppo sanguigno 0, il primo a comparire (uomo cacciatore), è adatto alle carni e non ai prodotti caseari. Il gruppo A, è adatto alla frutta ed ai cereali, ma non alle carni ed ai latticini (uomo coltivatore). Il gruppo B è adatto a carne, pesce, uova, formaggi. Deve tenere sotto controllo frutta secca, legumi, cereali (uomo allevatore). Il gruppo AB può assumere una prevalenza di caratteristiche del gruppo A o del gruppo B, oppure sommarle. Viene proposta sia per le diete dimagranti che per la diagnosi delle intolleranze alimentari. Essa può essere fuorviante e (se applicata alla lettera) dannosa.

Dieta Chenot. Disintossicazione del fisico e della mente. Alimentazione controllata che ricorre a cibi preferibilmente integrali ed a prescrizione di rimedi di medicina naturale. Richiede il soggiorno in Centro Benessere.

Dieta dell’indice glicemico. Dieta Montignac. L’indice glicemico indica la velocità con la quale gli alimenti inducono aumento della glicemia e la conseguente produzione d’insulina (ambedue causa di aumento di peso). Secondo Montignac non è la quantità di cibo che fa ingrassare, ma gli alimenti con indice glicemico elevato. La dieta consiste in una prima fase in cui si introducono alimenti con indice glicemico basso (meno di 40) associati ad alimenti ricchi di proteine. Dura fino al raggiungimento del peso ideale. Mantenimento coperto da cibi con indice glicemico intorno a 50. Se mal interpretata rischia di trasformarsi in una dieta iperproteica. Correttamente applicata è una variante restrittiva (nella qualità, non nella quantità), della dieta dimagrante normoproteica ipocalorica. Ha il pregio di mettere a fuoco l’importanza per la salute dell’indice glicemico.

Dieta GIFT. Gradualità, Individualità, Flessibilità, Tono (G.I.F.T.). Attivazione fisica, cinque pasti distribuiti nell’arco della giornata, cibi a basso indice glicemico, alta qualità degli alimenti (preferibilmente crudi), abbondanza di frutta e verdura, abbinamento proteine-carboidrati (tutti i tre pasti principali devono contenere questa associazione al fine di controllare la risposta insulinica), controllo delle intolleranze alimentari testate con metodo DRIA, apporto abbondante di acqua e fibre, equilibrio psicofisico. Queste sono grosso modo le 10 regole del metodo GIFT. Richiede strutture all’altezza.

Dieta furba. Fenomeno editoriale italiano del 2007. Rivolta ad un pubblico femminile. Vademecum che affianca alcune nozioni nutrizionali standard ad una miriade di consigli multidisciplinari: erboristeria, test attitudinali, diete stagionali. Impatto che ricorda i programmi di training statunitensi. Tendenza a confondere salute ed estetica: alla classificazione nosologica dell’obesità a mela ed a pera viene aggiunta quella a peperone. Approccio giornalistico di facile lettura. Scarsa visione d’insieme.