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18.1.5. Vermi

Detti anche elminti.

Alcuni di essi sono visibili anche ad occhio nudo.

Echinococchi. Responsabili di una malattia detta idatidosi. Colpiscono più frequentemente fegato e polmone, s’insediano anche nell’encefalo. Gli echinococchi si riscontrano in allevamenti di pecore e maiali dove i cani che sono i diffusori vivono nutrendosi dei visceri di animali parassitari.

ciclo vitale di E. granulosus

Diphyllobothrium latum. È un germe che provoca nell’uomo una malattia chiamata sparganosi. Questo verme è presente in alcuni pesci di lago e di fiume. L’infezione si ha col consumo di pesce crudo.

ciclo vitale del D. latum

Trichinella spiralis. L’animale (maiale, cinghiale) contrae l’infestazione cibandosi con carni contenenti i parassiti (topo, ratto, volpe).

trichinella spiralis

Nell’intestino umano i parassiti escono dal loro involucro cistico ed attraverso la via ematica e linfatica si diffondono in tutto il corpo con sintomi generali e specifici di localizzazione.

Taeniae. Sono dei platelminti (vermi piatti), parassiti degli uomini e degli animali d’allevamento e domestici. I vermi che colpiscono l’uomo sono la Taenia solium e la Taenia saginata. La prima viene trasmessa dalla carne di suino, la seconda da quella di bovino.

La tenia solium trascorre la vita adulta nell’intestino tenue dell’uomo e quella larvale nei tessuti del maiale.

L’uomo s’infesta consumando carne di maiale contaminata non sufficientemente cotta. La tenia cresce fino a due metri di lunghezza, costituita da segmenti (proglottidi) pieni di uova. L’uomo elimina le proglottidi con le feci. La tenia provoca patologie da malnutrizione ed allergie per liberazione di sostanze tossiche: anemia, difetti crescita, orticaria, prurito).

Gli animali s’infestano cibandosi di alimenti contaminati da feci umane.