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2. Campi d’applicazione

Agricoltura. Gli obiettivi principali perseguiti in agricoltura sono la selezione di piante resistenti agli erbicidi, agli insetti, ai virus, al gelo, alla siccità e la selezione di piante sensibili a bassi quantitativi di fertilizzanti.

Il fine è l’abbondanza di cibo qualitativamente sicuro.

Per il futuro sono previste selezioni di colture ricche di sostanze nutritive indispensabili (Vitamina C, Vitamina E, Vitamina B 1, precursori della Vitamina A, acidi grassi essenziali, fosfolipidi, aminoacidi ramificati, aminoacidi essenziali ...) e di colture prive di sostanze tossiche o potenzialmente allergizzanti (apteni, glutine, solanina, apiololo, eugenolo, amigdalina ...).

Bestiame. L’uso delle biotecnologie nell’allevamento del bestiame è finalizzato a diversi fini: produzione di carni con caratteristiche nutrizionali desiderate, animali prolifici, rapido accrescimento, maggior produzione di latte ... Le biotecnologie trovano inoltre impiego nella salvaguardia del patrimonio genetico d’animali in via d’estinzione.

Medicina. L’utilizzo attuale delle biotecnologie in medicina consiste nella produzione di ormoni, enzimi e fattori plasmatici difficilmente sintetizzabili con la chimica farmacologica. I farmaci salva vita ottenuti con questi metodi sono: insulina, fibrinolitici, fattore VIII e IX della coagulazione, interferone-A, interferone-B, vaccini, ormone della crescita, eritropoietina.

Per il futuro è previsto lo sviluppo di colture di cellule staminali finalizzato alla produzione di tessuti trapiantabili (cute, cornee, cellule epatiche, cellule pancreatiche, midollo osseo ...) e la selezione di animali (maiali) con organi espiantabili compatibili con l’uomo.

Una svolta storica. Siamo di fronte ad una rivoluzione destinata a segnare la nostra epoca. Non si pecca d’esagerazione paragonando la biogenetica alle scoperte che hanno segnato il progresso umano nel bene e nel male, come la scoperta del fuoco e la scoperta dell’energia atomica.

Il fuoco può essere strumento di distruzione, ma ci consente di nutrirci, riscaldarci e ci fornisce un’energia facilmente controllabile. Il nucleare a settant’anni dal suo primo utilizzo bellico ed a cinquanta dalle prime forme d’impiego civile ha un bilancio controverso (scorie radioattive non eliminabili, conseguenze irreversibili degli incidenti da centrali termonucleari).

Nei confronti degli alimenti modificati geneticamente il giudizio deve rimanere ancora aperto. I benefici sulla carta sono ampiamente superiori agli eventuali rischi ipotizzabili, ma la prudenza è d’obbligo.