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Le cervelline fritte

"Le serveline rustíde"

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di cervella di vitello
2 uova
2 cucchiai di formaggio grana grattugiato
3 cucchiai di farina bianca 00
6 cucchiai di pan grattato
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 noce di burro
1 pizzico di sale
1 spolverata di pepe

Preparazione

Immergere le cervella in acqua bollente salata e lasciarvele per 10’ circa, indi toglierle e liberarle dalla pellicina e, per quanto possibile, dalle venuzze, indi lasciarle raffreddare. Tagliarle a metà ed immergerle nell’uovo, che sarà stato preventivamente sbattuto unitamente al formaggio, al sale ed al pepe, lasciandovele per una decina di minuti circa. Passarle successivamente nella farina bianca, indi ancora nell’uovo ed infine nel pan grattato. Friggere nell’olio e nel burro uniti, in una padella di adeguate dimensioni.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

25 minuti

15 minuti

medio/alto

caldo

Abbinamenti

Si abbinano bene, condite con prezzemolo tritato e limone, meglio ancora se accompagnate da una fresca insalatina.

Abbinamento vino

Queste delicate polpettine se servite come antipasto abbinate ad un delicato bianco dell’Alto Adige come il Silvaner di Kuenof vi predisporranno per il piatto successivo in modo esaltante.

Varianti

Un accostamento un po’ audace, ma effettuato da alcuni, è quello che le vuole accompagnate da salsa di pomodoro calda.

Curiosità e notizie

Con delle uova strapazzate (uova, formaggio e sale messi in padella, come per fare una frittata, ma mescolate continuamente in modo che non si amalgamino) e con l’aggiunta di una cucchiaiata di besciamella ben soda, si possono preparare delle specie di polpette che, infarinate ed impanate ben bene con pane grattugiato ed uovo, si friggono in padella con un cucchiaio di olio ed una noce di burro ottenendo una sorta di "surrogato di cervelline’’, molto meno pesanti e soprattutto molto più economiche!

Scheda dietologica

Esiste il "quinto quarto"? In matematica certamente no. Ma con gli alimenti tutto è possibile! Le cervelline fanno parte insieme ad altre parti dell’animale (fegato, rene, cuore, lingua, stomaco, animelle, corata), del cosiddetto "quinto quarto alimentare". Stranezze dei nutrizionisti? Forse è solo un sistema più nobile per indicare le frattaglie...

I dietologi si sa, si dividono tra i censori, portati alla vita monastica, ed i tolleranti aperti a cercare le risorse positive di ogni alimento. Le cervelline, alimento grasso, ricco di colesterolo (2000 milligrammi ogni 100 grammi!) e di purine (400 milligrammi ogni 100 grammi!) abitualmente fritto, sono da sempre usate dai censori come esempio di piatto tipico da evitare. Purtroppo dopo i fondati sospetti che ci sia una correlazione tra consumo di cervella bovine e morbo di Creutzfeldt-Jacod (mucca pazza) si deve darla vinta ai censori. Però un modo per aggirare l’ostacolo c’è. Le cervella d’agnello! Contegono meno purine della carne bovina e pochissimo colesterolo, ma soprattutto... non sono di vacca.