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Le cotolette di meline

"Le cutaléte de garganéle"

Ingredienti per 4 persone:

8 meline
1 uovo
1 cucchiaio di farina bianca
4 cucchiai di pane grattugiato
1 presa di sale
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva o una noce di burro

Preparazione

Pulire e lavare bene le meline, tagliando la parte dura, indi farle bollire in acqua salata ed infine toglierle, sgocciolarle ed asciugarle bene. Infarinarle e passarle prima nell’uovo sbattuto e salato, poi nel pane grattugiato, infine farle finire di cuocere in un tegame leggermente unto di olio o di burro come si fa usualmente con le cotolette alla milanese, facendole dorare da entrambe le parti.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

15 minuti

1 ora

medio/basso

calde

Abbinamenti

Poiché oltre che un contorno, questo piatto può costituire anche un ottimo secondo, come abbinamento - in tale ipotesi - si suggerisce un bel piatto di fresca insalatina.

Abbinamento vino

Un vino bianco di buona struttura, creerà la giusta armonia al sapore del piatto. Il Bianco Colli Berici di Montecchia, sarà una piacevole sorpresa.

Varianti

La cotoletta può essere arricchita con una fetta di formaggio che fonda, tipo fontina ed un poco di pomodori pelati oppure, una volta fatte bollire le meline, come detto sopra, ben asciugate, pepate, salate e unte con un filo d’olio extra vergine d’oliva, possono essere fatte cuocere semplicemente ai ferri, come si usa con le cappelle dei funghi porcini, rispetto alle quali non è che poi abbiano tanto da perdere.

Curiosità e notizie

La melina è sicuramente il primo fungo che si è riusciti a produrre in casa: una volta individuata la ceppaia che prometteva di produrne per la presenza delle prime piccole, quasi microscopiche meline, durante le operazioni di estirpazione dei gelsi per ricavarne legna da ardere, la si metteva da parte, la si portava in cantina e giornalmente la si irrorava di acqua tiepida. La produzione, abbondante e a lungo continuata era così assicurata.

Scheda dietologica

Le meline sono i funghi senza gambo che crescono a semiluna sui ceppi e sui tronchi dei grandi alberi. Il loro nome non si riferisce alle mele, ma alla loro bontà. Viene dal latino "mellinia": delizia e "mellea": buona come il miele. Nonostante la bontà ed il nome, le meline, come tutti i funghi, sono abbastanza povere. Il loro contenuto d’acqua supera il 90%. Hanno poche calorie (20 kcal all’etto). Contengono proteine, ma di scarso pregio poiché il 40% è costituito da micosina che non è assimilabile dal nostro organismo. Anche se sono ricche di ferro, calcio e fosforo, alla fine dei conti la farina, il pane, l’olio, il burro e l’uovo che servono per cucinarle, forniscono più nutrimenti. Anche se vengono dorate con l’olio nel tegame imburrato, "le cutaléte de garganéle" forniscono solo 200 calorie circa a porzione... possono essere prese in considerazione per variare un regime ipocalorico.