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Lo sformato di formaggio

"El sfurmàat de furmacc"

Ingredienti per 4 persone:

80 gr. di farina
1/2 l. di latte
150 gr. di formaggio grana grattugiato
4 uova
1 presa di sale
1 grattatina di noce moscata
1 spolverata di pepe

Preparazione

Con la farina, il latte ed il burro preparare una besciamella e, prima di levarla dal fuoco aggiungere il formaggio, il sale, la noce moscata ed il pepe. Lasciare raffreddare, indi aggiungere le uova, prima i rossi, uno alla volta, poi gli albumi preventivamente montati a neve. Ungere con il burro e spolverare con il pane grattuggiato uno stampo da budino, di quelli con il buco centrale, e versarvi il composto.Far cuocere per circa un’ora a bagno maria in forno non troppo caldo.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

media

15 minuti

1 ora

medio/alto

calda

Abbinamenti

Piselli, funghi o intingoli in genere a piacere che si potranno versare nel foro centrale, una volta che lo sformato sia stato tolto dallo stampo e posto su un piatto da portata.

Abbinamento vino

Per la presenza del grana questo piatto richiede un vino di buon corpo. Esso può essere servito come antipasto o come primo ed in tal caso lo abbineremo con un vino bianco di buona struttura e consistenza, come un Orvieto Classico Capo del Guardiano dell’Az. Agricola Palazzone; se lo serviremo come secondo gli abbineremo invece un rosso: il Lacrima di Morro d’alba delle Marche.

Varianti

Volendo un piatto più elaborato si possono aggiungere al composto verdure a piacere, quali spinaci, zucchini, carote, piselli, ecc.

Scheda dietologica

Piatto dei mesi freddi, nebbiosi, senza sole. È ricco di calcio. Adatto quindi ai giovani in crescita ed a prevenire o combattere l’osteoporosi negli adulti. Il nostro organismo richiede molto calcio. Le donne dopo la menopausa sono le persone che più ne hanno bisogno: 1200 - 1500 milligrammi al giorno. Sono proprio le ultracinquantenni ad essere le più colpite dall’osteoporosi. Come prevenirla? Rispettando questo trittico: moto – luce – calcio. L’esercizio fisico, che va adattato all’età, preserva la struttura dell’osso e la sua resistenza ai traumi. L’esposizione alla luce del sole arricchisce l’organismo di vitamina D (vitamina che fissa il calcio): è sufficiente una mezzora al giorno di esposizione di viso, braccia e collo alla luce (non necessariamente al sole direttamente). Se l’alimentazione è insufficiente di calcio, l’osso si impoverisce. Attenzione: l’impoverimento può essere provocato anche da una dieta con un eccesso di fibre vegetali (crusca, ortaggi). I vegetali e la crusca infatti, contengono delle sostanze (fitati) che bloccano il calcio rendendolo inutilizzabile (chelazione). Ecco perché i vegetali nella piramide alimentare (scheda della pasta) non sono messi alla base, ma un poco più su: in abbondanza ma pur sempre in quantità controllata. L’abbondanza di vegetali e fibre ci difende dalle malattie cardiovascolari e dal cancro, ma gli eccessi ci impoveriscono di minerali.