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Per finire

Una mela al giorno leva il medico di torno, ma una cassetta sfonda lo stomaco. L’elenco degli afrodisiaci è infinito. Usarne troppi contemporaneamente, oppure calcare la mano con uno solo è controproducente. L’eccesso di sollecitazioni porta all’ottenebramento. Per qualsiasi stimolo c’è una soglia oltre la quale non si ottengono più risposte... Troppi stimoli o stimoli troppo violenti annientano la risposta. Est modus in rebus, dicevano i latini: un equilibrio per ogni cosa. Nel campo amoroso sono spesso le suggestioni che innescano il desiderio. Stimoli leggeri ed il corso naturale che fa il resto.

Il cibo afrodisiaco è un rito che fa parte del gioco di conquista o un principio attivo? Dove finisce il gioco e dove iniziano gli’effetti afrodisiaci veri e propri? È sempre questione di virilità e potenza? Un esempio per tutti. Due o tre spicchi d’aglio vasodilatano e favoriscono un’efficace erezione. Ma come la mettiamo con l’odore dell’alito e del sudore? Siamo proprio sicuri che la partner apprezzi? Forse nelle coppie affiatate funziona, ma al primo incontro è lecito qualche dubbio …

Il pasto del guerriero. Il pranzo di nozze. Altruismo e legge della giungla. Amore e Guerra. Due facce della stessa medaglia che hanno molte cose in comune quando si tratta di cibo.

È questa la molla che ha guidato l’abbinamento in un’unica finestra web di due manualetti molto diversi tra loro. Il primo, ricostruzione frammentaria del mangiare in casa ed in trincea durante la Grande Guerra (Cucina di Guerra). Il secondo (questo), divagazione nutrizionale e gastronomica tra i cibi afrodisiaci.

Gli estremi si attraggono. E tengono in movimento il flusso vitale. Lotta per la sopravvivenza, quindi, ma anche piacere e pace dei sensi.

L’inno dei figli dei fiori era "Fate l’amore, non fate la guerra". Il succo di questi due manualetti è un vecchio detto cremonese: "Amore o guerra, se la bocca non prende il resto non rende …".

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