5 - Accademia degli Intronati, Siena
L’Accademia degli Intronati nacque nel 1525 a Siena. Il nome indica il desiderio dei fondatori di evitare il rumore del mondo che stordisce e rintrona. Appartarsi dalla confusione per dedicarsi allo studio delle arti, della letteratura, delle lingue, della storia. Il simbolo dell’Accademia (l’impresa) è costituito da una zucca per conservare il sale con sopra due pestelli incrociati ed il motto Meliora latent (Le cose migliori stanno nascoste), tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. | ||||
La zucca è la Lagenaria, ortaggio che tende ad arrampicarsi in alto, è aperta sul davanti per conservare al suo interno, preservandolo dall’umidità, il sale, simbolo della forza dell’intelletto. I pestelli servono a triturarlo e raffinarlo, come lo studio e l’applicazione sui libri tempra il cervello. Nonostante la dichiarata volontà a defilarsi dal mondo, l’Accademia annovera tra i suoi membri personaggi che hanno lasciato il segno nella storia mondiale della letteratura e delle arti, uno tra tutti, Voltaire accademico intronato. Sei furono i principi statutari dell’Accademia: Deum colere (adorare Dio) – Studere (studiare) – Gaudere (godere) – Neminem lædere (non danneggiare nessuno) – Nemini credere (non credere a nessuno) – De mundo non curare (non occuparsi del mondo). Le leggi sono ancora visibili nella Sala storica della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena dove è anche conservato l´archivio dell´Accademia, composto di 49 volumi, che, avendo impresso in copertina il simbolo con la zucca, vengono ancora oggi definiti «zucchini». | ||||