9.1 – La zucca una panacea naturale
Nel convegno del 2002 sono state presentate tre relazioni: «La zucca nell’età dei mass-media» di Salvatore Gelsi che rimarca come la zucca fin dall’antichità sia stata considerata non solo un ortaggio, ma soprattutto un simbolo evocatore di più significati e come attualmente venga sfruttata sia nella pubblicità audiovisiva che in quella cartacea; | ||||
«Oltre la soglia del terzo millennio: nessuna paura della zucca pazza» di Emilio Maestri che, in piena emergenza "mucca pazza" (BSE, bovine spongiform encephalophaty o sindrome di Creutzfeldt-Jakob), rassicura sulle doti nutrizionali della zucca. Doti documentate nei tempi moderni da tabelle bromatologiche e nuove ricerche, ma conosciute fin dal Medio Evo e dal cerusico rinascimentale Pier Andrea Mattioli; | ||||
«Sale in zucca!» di Rodolfo Signorini, divagazioni letterarie sulla Cucurbita Lagenaria vulgaris: «Uno dei più antichi ricorsi alla zucca in termini metaforici e satirici è nell’opera di Lucio Anneo Seneca, Divi Claudii … Si tratta di una ridicolizzazione dell’apoteosi dell’imperatore deceduto … Anche a quei tempi infatti, come s’è detto, "zucca" stava per persona poco intelligente, per zuccone, e nel greco moderno è ancora viva l’espressione Kolokuntocefalo (testa di zucca), per dire che uno è poco intelligente. … Nel Baldus del Folengo lo sciocco è Zambello, al quale così parla Cingar: Non este ingegnum, non sennum, pazze, maruffe, … quella del sale in zucca «Viene dall’uso del tenere nelle cucine il sale in una zucca appesa al muro», si legge nel Dizionario della lingua italiana compilata da Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini ... Ecco dunque la facile proporzione per cui la testa sta alla zucca come l’intelligenza al sale. Per questo, parlando degli appartenenti alla senese Accademia degli Intronati … Traiano Boccalini scrisse (Ragguagli di Parnaso, 1615): «la famosa zucca degli’Intronati, dalla quale con stupor grande di ognuno perpetuamente si vedean uscir uomini grandemente salati» Ed è curioso che il Folengo … faccia della Lagenaria vulgaris la sede dei bugiardi, quali i filosofi, gli astronomi, i maghi, i medici e i poeti… : | ||||
Zucca Post curtum spatium retrovarunt denique zuccam, Logici Ista quidem zucca est animabus plena togatis, Philosophi Post hec mattus eos portam conduxit in unam, Poetae Sunt quoque (nescio qui, sana sine mente poetae), | ||||
La Laghenaria vulgaris fu onorata anche da Ludovico Ariosto (1474-1533) che ad essa dedicò sei terzine della satira VII (70-87) a significare che, come essa cresce rapidamente, ma presto lo stelo non ne regge il peso, così è della speranza, che subito s’esalta per poi restar delusa, o della gioia che "tosto montò, tosto sarà distrutta" (105): | ||||
Fu già una zucca che montò sublime Ludovico Ariosto Satira VII (70-87) | ||||
Immagine: Maria Puglia | ||||
Rodolfo Signorini, Sale in zucca!. in Atti del Convegno sulla Zucca, Reggiolo Settembre 2002. Titolito E. Lui 2003 Reggiolo (RE) | ||||