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Innaffiatura ed irrigazione

"Molte piante d’ortaggi intristiscono, e perfino soccombono, per intempestive o mal fatte somministrazioni d’acqua. D’ordinario riescono più utili alle piante, inaffiature copiose anche se fatte a lunghi intervalli, che non incomplete e scarse bagnature spesse volte ripetute.

È non poco dannoso alle piante inaffiarle nelle ore calde dell’estate, in special modo poi se l’acqua è molto fredda; sono da preferirsi in questa stagione per tali operazioni, le prime ore del mattino e particolarmente quelle ultime del pomeriggio. Tutte le insalate (lattuga romana, lattuga a cappuccio, cerfoglio, ecc.) si devono inaffiare al mattino per tempo, per poter evitare che l’umidità del terreno attiri ad esse, durante la notte, le lumache, le quali sono molto ghiotte di queste piante. Le inaffiature fatte nelle ore mattutine e vespertine giovano molto non solo alle piante ma anche a chi le fa; perché fatte nelle ore fresche non stancano molto.

I semenzai ed i vivai, nell’autunno ed in primavera ed in generale sempre quando la temperatura dell’aria non sia troppo alta, devono essere innaffiati nelle ore meridiane."

"Anche le ripetute sarchiature possono dare al suolo una relativa umidità; ed il detto, molto conosciuto dagli orticoltori, «una sarchiatura d’estate vale una buona bagnatura» è un’antica prova dei buoni risultati che si possono conseguire con le sarchiature estive, specialmente laddove l’acqua scarseggia."

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