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La pasta

"La pàasta"

Ingredienti:

1 kg. di farina bianca 00
5 uova intere e 5 tuorli
1 pizzico di sale fine
1/2 bicchiere d’acqua
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva

Preparazione

Disporre la farina a ciambella e versare al centro le uova. Mescolare bene il tutto ed impastare finché non risulti un composto consistente, sodo ed elastico. Se risultasse troppo molle aggiungere un po’ di farina, se troppo duro, un goccio d’acqua. Il mercato offre, per chi non volesse impastare, numerosi tipi di impastatrici. Ottenuto il composto della consistenza desiderata, le lavorazioni possibili sono due: o con il mattarello o con il torchio. In alternativa la tecnologia moderna offre due apparecchi domestici sostitutivi che producono rispettivamente la pasta rullata (macchinetta tipo "Imperia’’) per tagliatelline, tagliatelle, lasagne, sfoglia per marubini, ravioli, tortelli ecc. o la pasta trafilata tipo spaghetti, bigoli, maccheroni ecc.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

30 minuti

10 minuti dalla bollitura

medio

calda

Abbinamenti

Nessuno.

Abbinamento vino

Gli abbinamenti alla pasta sono infiniti, a seconda del tipo di sugo usato per il condimento.

Varianti

Durante la lavorazione della pasta si possono aggiungere vari tipi di verdure a piacere, cotte ed opportunamente frullate. Le più comuni sono gli spinaci, la zucca, i pomodori ecc. Si possono preparare paste, con procedure analoghe, anche con verdure crude, come il basilico o con funghi secchi, o con paprica o in altri modi ancora, così come suggerisce la fantasia.

Curiosità e notizie

Nei tempi non poi molto lontani, quando di norma per le minestre l’ingrediente principe da utilizzare era il riso, il consumo della pasta era limitato alle occasioni, piccole o grandi che fossero, e prescriveva le tagliatelle, tagliate fini da fare in brodo, o grandi, da fare asciutte o da utilizzare, con taglio particolare, per gli "straciamüüs". Ovviamente, rigorosamente fatte in casa.

Scheda dietologica

La pasta, il pane, il pesce azzurro, l’abbondanza di ortaggi e frutta, l’olio d’oliva, sono le caratteristiche della dieta mediterranea. Una dieta abbastanza lontana dalla tradizione cremonese. Per fortuna il modello ideale, ma astratto, della dieta mediterranea è stato gradualmente sviluppato per arrivare ad un modello più flessibile ed applicabile a tutte le tradizioni gastronomiche: la piramide alimentare. Questo modello serve ad indicare a colpo d’occhio in che modo scegliere gli alimenti. Alla base della piramide stanno gli alimenti da consumare in maggior quantità, man mano che si sale e la piramide si restringe, seguono gli altri alimenti, tutti utili, ma da consumarsi in quantità progressivamente più ridotte. Ecco quindi la successione: alla base della piramide pane, pasta, riso in abbondanza. Salendo, sempre in abbondanza, ma più ridotti: ortaggi e frutta. Al centro della piramide in quantità controllata: carne, pesce, uova, legumi, formaggi. In punta infine: i grassi e gli zuccheri, in quantità estremamente ridotte. un etto di pasta all’uovo fornisce 368 Kcal, la pasta di semola 356.