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La trippa

"La trìpa"

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di trippa di vitello mista
100 gr. di cotenne di maiale
10 gr. di burro
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
3 canne di sedano
2 carote
1 cipolla
1 bicchiere di vino bianco secco
100 gr. di fagioli borlotti (o bianchi di Spagna o cannellini)
1 ciuffo di prezzemolo
150 gr. di pomodori pelati
1 spicchio d’aglio
3 chiodi di garofano
1 pizzico di sale fino
1 macinata di pepe

Preparazione

Lavare molto bene la trippa con acqua calda o meglio ancora con acqua e poco aceto, tagliarla a listarelle sottili; far soffriggere nell’olio e nel burro le verdure finemente tagliate; unire la trippa e le cotenne e lasciare insaporire. Versare ora il bicchiere di vino bianco e lasciarlo evaporare lentamente indi aggiungere i pomodori, i fagioli, il sale, il pepe ed i chiodi di garofano unendo di quando in quando un poco d’acqua se necessario e far bollire, sempre adagio, finché la trippa non risulti ben cotta ed il brodo sufficientemente ristretto. Fare un trito del prezzemolo e dell’aglio, aggiungerlo alla trippa, far dare ancora un mezzo bollore e servire con abbondante grana grattugiato.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

20 minuti

3 ore e 30 minuti

medio/alto

calda

Abbinamenti

Nessuno.

Abbinamento vino

Classico piatto unico d’osteria, buono a tutte le ore, da abbinarsi ad un buon Gotturnio dei Colli Piacentini.

Varianti

Può essere servita con crostoni di pane da sistemare nel fondo della fondina o vi si possono aggiungere pezzi di pane da far inzuppare e si può anche servire asciutta come pietanza.

Curiosità e notizie

La trippa, prima di diventare un piatto da gastronomi golosi, è stata il piatto forte degli uomini avvezzi a sforzi fisici e fatiche notevoli quali i facchini, i carrettieri, gli scaricatori ecc. Al giovedì era costume servirla nelle osterie che appendevano il cartello: "Oggi trippa". Ricordarsi che la trippa migliora se lasciata riposare 24 ore e poi riscaldata nuovamente.

Scheda dietologica

La trippa è un termine gastronomico che indica le tre cavità digestive che precedono lo stomaco dei ruminanti: rumine, reticolo, omaso. La trippa in senso stretto però è costituita dal rumine e reticolo dopo lo sbiancamento effettuato tramite l’asportazione della mucosa, il lavaggio e la toelettatura. Dal punto di vista nutrizionale la trippa è molto ricca: la quantità di proteine è tra il 16 e il 18% (molto vicina a quella della carne), contiene fosforo e calcio in abbondanza ed è pressoché priva di grassi (solo il 4%). Associata al pane abbrustolito diventa un piatto completo, adatto a tutte le stagioni.