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La pasta trita

"La pàasta tríida"

Ingredienti per 4 persone:

1,5 litri di buon brodo
300 gr. di farina bianca
4 uova
2 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di formaggio grana grattugiato
1 presa di sale
1 grattatina di noce moscata

Preparazione

Con tutti gli ingredienti preparare un impasto che dovrà risultare piuttosto duro, lavorandolo a lungo con le mani. Farlo seccare indi grattugiarlo, versando infine il risultato dell’operazione, cioè le grosse briciole di pasta, nel brodo bollente. Far bollire per circa 7/8 minuti, indi servire.

Difficoltà
Preparazione
Cottura
Costo
Servire

nessuna

10’ + il tempo per l’essicazione

10 minuti

basso

calda

Abbinamenti

Si consiglia di abbinare a questa minestrina piuttosto delicata, "la faraona all’egiziana" di cui alla ricetta successiva.

Abbinamento vino

Essendo un piatto che non richiede particolari abbinamenti, consiglierei di utilizzare comodamente il vino che verrà servito per la seconda portata. Naturalmente che si tratti di un buon vino rosso.

Varianti

Una versione più ricca prevede l’uso di pomodori, fagioli e patate. In tal caso tagliare a pezzetti i pomodori e le patate, aggiungere i fagioli e farli cuocere per loro conto, per circa tre quarti d’ora, finché non li sentirete quasi cotti. A questo punto versate la pasta grattugiata, ottenuta come detto sopra e, se si amano i sapori forti, completate versando un soffritto di aglio e cipolla tritati, preparato a parte in un tegamino.

Curiosità e notizie

La pasta di tipo industriale veniva normalmente conservata nei negozi di alimentari - prima dell’adozione di scatole o pacchetti - in cassetti, suddivisa per tipi e pezzature, sicché era ovvio, in una civiltà parsimoniosa quale quella delle nostre campagne di un tempo, che venissero utilizzati anche gli scarti o rotture che rimanevano alla fine in fondo ai cassetti, con conseguente loro vendita a prezzo ridotto. La pasta trita fatta in casa nasceva da analoghi comportamenti e motivazioni: non veniva cioè prodotta come è illustrato nella presente ricetta ma risultava dal parsimonioso utilizzo degli scarti derivanti dalla lavorazione della pasta fresca, ad esempio da ciò che restava nel torchietto e che non era materialmente torchiabile né ulteriormente lavorabile, se non, appunto, tritandolo.

Scheda dietologica

La pasta di tipo industriale veniva normalmente conservata nei negozi di alimentari - prima dell’adozione di scatole o pacchetti - in cassetti, suddivisa per tipi e pezzature, sicché era ovvio, in una civiltà parsimoniosa quale quella delle nostre campagne di un tempo, che venissero utilizzati anche gli scarti o rotture che rimanevano alla fine in fondo ai cassetti, con conseguente loro vendita a prezzo ridotto. La pasta trita fatta in casa nasceva da analoghi comportamenti e motivazioni: non veniva cioè prodotta come è illustrato nella presente ricetta ma risultava dal parsimonioso utilizzo degli scarti derivanti dalla lavorazione della pasta fresca, ad esempio da ciò che restava nel torchietto e che non era materialmente torchiabile né ulteriormente lavorabile, se non, appunto, tritandolo.